I due paesi che diventarono uno
Topografia mutata di Massa d’Albe e Corona (AQ) dopo il terremoto del 1915. Appendice di Antonio M. Socciarelli
Nell’ambito del medesimo territorio danneggiato da un sisma, alla ripetitività delle forme della distruzione si contrappongono esiti delle ricostruzioni sensibilmente diversi. Esempi sono i differenti assetti a seguito delle tante traslazioni degli insediamenti e le relative trasformazioni dei paesaggi.
Anno di pubblicazione | 2024 |
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Pagine | 272 |
Note | ill. n.t. |
Descrizione
Nel caso della Marsica, regione abruzzese devastata dal terremoto del 1915, le scelte attuate nella fase emergenziale hanno prodotto rifondazioni in aree in precedenza non urbanizzate, con procedure ed effetti tali da alimentare un’ampia e diversificata casistica. Una delle più nitide manifestazioni è riscontrabile nei “raddoppi” di vari abitati nell’area colpita dal terremoto. Esatto contrario della duplicazione è invece la rinascita post sisma di Massa d’Albe e Corona (AQ): paesi in origine nettamente separati, sebbene da poche centinaia di metri, e poi uniti – caso più unico che raro – in ragione della peculiare distribuzione dei nuovi fabbricati.